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venerdì 16 dicembre 2011

Facce di cartone

Guardarsi in faccia , riconoscersi  e presentarsi,
la prima volta per dirsi ecco .....
ci siamo.

martedì 15 novembre 2011

Un apertura...mentale?!!!





Dalla festa di apertura in poi il Laboratorio si sta trasformando in un officina di idee, opere e installazioni...come dire c'è un certo caos, ma è quel caos generativo che ci piace!
Come già detto lavoreremo in questi mesi sul fare inventare e creare con un gruppo di bambini che va dai 4 ai 10 anni.
Il cartone di recupero la farà da padrone, osserveremo varie cose che si possono fare partendo da una comune scatola di cartone, sperimenteremo come liberare la creatività e evitare di rimanere bloccati dai modelli.
Una riflessione da costruire, smontare e.... rimontare.

post a cura di SC

lunedì 10 ottobre 2011

Sono un pennello ma forse no...



immagine di Buno Munari


Festa di Apertura
“Questo non è…..”

Presentazione del programma trimestrale,  animazione per adulti e bambini, giochi e attività intorno al tema della creatività


Quando:

Martedì 11.10.11, ore 17.00

Dove:
presso il 
Laboratorio Permanente per la pace 
 Via delle Panche 26 Firenze

venite a trovarci se vi va........

martedì 4 ottobre 2011

Questioni di sguardi

immagine di Ana Ventura


"Leonardo da Vinci vedeva alberi,paesi, battaglie e tante altre immagini nelle macchie che trovava su vecchi muri. Shaskepeare vedeva draghi e altri animali nelle forme delle nuvole. Bernardone non vede niente altro che nuvole nelle nuvole e macchie nelle macchie. Non tutti vedono altre immagini in una, oppure non tutti vedono nello stesso modo..." 
Bruno Munari

Nella prima parte di quest'anno al Laboratorio permanente per la Pace lavoreremo sulla creatività.
Il tema è affascinante e complesso conto di proporvi a breve alcuni altri spunti di  riflessioni il primo riguarda  appunto la capacità di vedere più immagini in una....la questione, a ben guardare, è molto interculturale......o no?

post di Sandra Caciagli

lunedì 3 ottobre 2011

“AL LUPO! AL LUPO!” Racconto di un’esperienza dello Spazio-Incontro “La Mondolfiera”


Già da tre anni la ludoteca “La Mondolfiera” di Firenze ospita al suo interno, tre mattine a settimana uni Spazio-Incontro per i bambini dai 9 ai 36 mesi e per i loro genitori.



L’anno scorso il gruppo è stato molto numeroso e una ventina di bambini, accompagnati da nonni, mamme, babbi e tate hanno frequentato molto regolarmente il setrvizio. 

Le attività  proposte hanno dato vita ad  un percorso intitolato “Al lupo! Al lupo!”, articolato in narrazioni animate,  canzoni, giochi e laboratori sulla temibile figura del lupo. Come è fatto un lupo, cosa gli piace mangiare, ma soprattutto è vero che il lupo è sempre cattivo? Con “Al lupo! Al lupo!” abbiamo avuto modo di conoscere meglio questo personaggio, di averne paura, ma anche di diventarci un pò amici.

Attraverso l’uso di scatole narranti fatte di oggetti, matreriali e burattini costruiti con materiali di recupero, i bambini sono stati coinvolti nella narrazione di diverse storie, classiche e non, che avevano come protagonista illupo.
Fiabe conosciute come "Il lupo e i sette capretti”, “Cappuccetto rosso”, ma anche libri come “Sono io il più forte” di Mario Ramos e “Zuppa di sasso” sono state le storie scelte e animate per i bambini.

Molto successo ha avuto anche il girotondo cantato con acchiappino finale “Lupo, che fai?”: i bambini e i grandi ci hanno giocato insieme tantissimo, tra grida e risate, e qualcuno, a cui il gioco era piaciuto molto, ha pure creduto di essere diventato...un lupo!


post a cura di E.Boscolo


 

Lo Spazio-Incontro riapre quest’anno il 3 di Ottobre, le iscrizioni sono aperte!










 

mercoledì 28 settembre 2011

“S-piagge” aperte


Niente nostalgie marine : S-piagge è il nome del progetto di “Spazio-gioco gratuito” per bambini dai 12 ai 36 mesi e adulti,  sostenuto e finanziato dal Comune di Firenze Regione toscana e Quartiere 5 di Firenze .
Il servizio – gestito dal Laboratorio permanente per la Pace- offre due aperture settimanali nella sede del Laboratorio (martedì-giovedì - in Via delle Panche 26) e due giorni presso il Centro Ludico La Prua alle Piagge (mercoledì e venerdì-9.30 alle 12.00 in via della Sala 2 i).



Ma chi sono i nostri “tipi da S-piagge”:
Bambini e bambine fra i 12 e 36 mesi che “accompagnano” adulti, adulti e bambini quindi che hanno voglia di uscire di casa nelle mattinate invernali, di  entrare a far parte di un gruppo con cui iniziare un percorso che dura ogni anno da ottobre a maggio durante il quale le due educatrici del Laboratorio permanente per la Pace cercheranno di creare occasioni di socializzazione, creare condizioni di dialogo e incontro per tutte le persone coinvolte. Si cura soprattutto l’acquisizione di autonomia da parte dei bambini utilizzando come strumento il gioco e le proposte di laboratori creativi calibrati all’età dei piccoli.

 
La presenza attiva degli adulti è basilare: non semplici “accompagnatori”, ma “adulti di riferimento” come i punti cardinali di una mappa per navigare, adulti che impareranno ad osservare i loro piccoli compagni di cammino, aiutandoli ad affrontare le diverse situazioni rispettando le idee e i tempi dei bambini, co-costruendo una comunità educante per tutti grandi e piccoli.

Post a cura di P.Tayar

giovedì 7 luglio 2011

Momenti d'estate

In questi giorni un gruppo di 20 bambini trascorre la mattina con noi alla Ludoteca...
Ci sono momenti in cui mi piace guardarli giocare riappropriandosi degli spazi e del tempo
Lievemente come i segni del gesso colorato...

lunedì 4 luglio 2011

Alcune cose che abbiamo fatto quest'anno

Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita. Jack Kerouac

Parole in viaggio 
stralci da alcuni momenti al Laboratorio permanente per la Pace il martedì pomeriggio 

I viaggi, gli spostamenti, il movimento verso qualcosa e il ritorno al punto da cui siamo partiti, il viaggio del crescere, il viaggio della fantasia, della scoperta, della conquista di un nuovo sguardo sulle cose. Tutto questo è stato il materiale di questo percorso che attraverso i libri illustrati ci ha mostrato le varie sfaccettature di un tema antico come la vita dell’uomo “il viaggiare”, tema quanto mai attuale nella nostra epoca contemporanea,  in cui grazie alla tecnica e alla tecnologia il mondo e le persone si spostano sempre di più e più velocemente anche senza muoversi da casa.

Attraverso il linguaggio delle immagini e delle parole abbiamo ascoltato storie di viaggio e abbiamo raccolto nella memoria spunti per riflettere e fare, così le “parole di viaggio” degli altri sono diventate anche un po’ le nostre, per percorrere un piccolo pezzo di strada insieme, uno accanto all’altro.


La strada verso casa….il viaggio di chi ritorna

Lettura di “Il fazzoletto bianco”  di V.Boldis e A.Toffolo
edizioni topittori


«Per quasi due anni non mi sono più fatto vivo. Alla fine, però, il contadino che c’era in me, che per fortuna non si era perso del tutto nella fitta nebbia padana, uscì allo scoperto, e gridò tutta la sua rabbia, tutta la tristezza e la malinconia che aveva dentro. Così, decisi di ritornare».


Questa storia racconta di un ritorno, il ritorno di chi è partito per cercare un altro futuro in un paese lontano, ma rimane legato alla sua terra. E’ una storia forte e struggente, ma profondamente legata alla sensazione dell’infanzia e che i bambini hanno ascoltato attenti, affondando lo sguardo nella profondità delle magnifiche illustrazioni in un incisivo bianco e nero.



Attività

Cosa è per noi casa, come ci sentiamo quando ci è capitato di allontanarci da casa e poi tornare?, i passi  che riportano a casa sembrano scavare nel nero della terra, proviamo anche noi a incidere strade verso casa nel nero del colore.
Realizzazione di stampe a contatto con  matrice di acetato.
Materiali fogli di acetato, colore a tempera nero, carta.




giovedì 9 giugno 2011

Quando il mare entra in una stanza

E' da un po' di tempo che ho voglia di parlare di un luogo, uno di quegli spazi a cui ho pensato quando ho scelto il sottotitolo di  questo blog. 
E' uno spazio fisico un luogo di incontro di infanzia di scambio, ma anche uno spazio emotivo importante in cui si muovono bambini e adulti, persone grandi e piccole. Un luogo "capace" nel senso di ampio accogliente, che respira, ascolta, risuona, gioca attraverso le figure che lo abitano.
In questo luogo accadono molte cose, ultimamente c'è nè stata una in particolare (che ho vissuto solo di riflesso)  che ha colpito la mia immaginazione e ho chiesto a Giulia, che lavora/ abita  questo spazio con me, di raccontarla . Ecco le sue parole e le sue foto come sono approdate fino a me:



Presso la ludoteca La Mondolfiera nel maggio 2011 ho accompagnato Alessandro Verdecchia, esperto in musicoterapia, nel progetto "L'amplificazione dei segni".
In particolare il segno del Mare è stato sviluppato in molteplici aspetti, dal lasciarsi andare alla duttilità propri dell'elemento acqua.
Il materiale era semplice e di grande suggestione, come una grandissima stoffa blu, da scuotere e vivere sopra e sotto, o teli di nylon leggerissimi come il vento, lieve o potente.
Il potere del suono del tamburo hang e dell'indiano santur, ma anche di altri strumenti incantava ed avvolgeva dall'interno ogni singolo partecipante, il quale, con il grande stimolo di un'età molto diversificata (da 10 mesi a 40 anni circa), era portato naturalmente ad interpretare il segno-mare in infinite forme.
Emozionante nel processo di raccoglimento in sé ed espressione di sé.

martedì 7 giugno 2011

Fare rete

Giornata studio

“Star bene insieme a scuola”

Appartenenza, partecipazione e relazione


Martedì 14 giugno 2011   -  Ore  9.00 / 17.00

Presso la scuola primaria Matteotti,
viale Morgagni 22 FIRENZE
Bus 2, 8, 14, 28,56

L’iniziativa è a cura del Laboratorio permanente per la Pace

e del gruppo docenti /educatori  “Scuola - territorio” del Q.5

 
 
PROGRAMMA

Ore 9.00  Saluti

         Donatella  Frilli - Dirigente Scolastico Scuola Matteotti

         Federico Gianassi – Presidente Quartiere 5
         Andrea Casucci – Presidente Commissione Servizi Educativi Q.5

         

 Ore 9.30  Interventi

·          La rete informale “Scuola e territorio”: confronto e collaborazione tra servizi e scuole
               La tematica della giornata studio

             L. Lankes, Laboratorio permanente per la Pace

 

·         La ricerca dell'equilibrio educativo: fra riconoscimento dei bisogni evolutivi dei bambini e graduale promozione e sostegno delle loro competenze ed autonomie
   P.Bettini, ASF,Centro Consulenza Giovani

·         Insieme agli altri cosa posso fare: prospettive per una scuola di partecipazione
             C. Testi, Istituto comprensivo M.Gandhi

Ore 10.30     Un caffè con l’altro  a cura di P. Tayar, Laboratorio permanente per la Pace

Ore 11.00  Buone pratiche

·         L’innovazione parte da noi stessi: la ricerca-azione come strumento di partecipazione degli insegnanti. Esperienza del circolo 7
        B. Hoffmann, Laboratorio permanente per la Pace, A. Sabattini, scuola dell’infanzia Fanciulli

·         Abilità per la vita “Decision making”: gruppo di ricerca-azione dell’Istituto Comprensivo M.Gandhi
    L. Lankes, Laboratorio permanente per la Pace, A. Cassai, Istituto Comprensivo M.Gandhi

·         Partecipazione e relazioni per l’apprendimento dell’ItalStudio: programmazione didattica e laboratori a classe intera
  C. Frosoni e F. Manuelli, Centro di Alfabetizzazione in L2 Gandhi

Saluto dell’Assessore all’Educazione -   Rosa Maria Di Giorgi  

Ore 13.00  Pausa pranzo con  buffet partecipato: si accolgono con piacere contributi culinari

Ore 14.00  Gruppi di lavoro
  1. La voce dei ragazzi: strumenti per raccontarsi e condividere all’interno del gruppo classe
conduce: S. Caciagli, Laboratorio permanente per la Pace
  1. Educare all'affettività promuovendo autoconsapevolezza e competenze relazionali: "cosa sento, cosa provo, come posso entrare in comunicazione..."
conduce: P.Bettini, ASF, Centro Consulenza Giovani
  1. Qui decido io: occasioni di partecipazione in contesti educativi
conduce: L.Lankes, Laboratorio permanente per la Pace
  1. Una scuola con le porte aperte: percorsi di partecipazione per le famiglie
conduce: B.Hoffmann, Laboratorio permanente per la Pace


Ore 16.00  Seduta Plenaria
·         Il racconto dei gruppi di lavoro

·         Dal confronto alla Progett-Azione: individuare  strategie  e modalità per  sviluppare le idee  emerse nella giornata


Durante la giornata sarà presente uno stand della Libreria Libenter con le ultime novità editoriali

 

 

Per Adesioni info@laboratoriopermanenteperlapace.it

martedì 5 aprile 2011

Un occasione per giocare fare raccontare


Illustrazione di Kate Sutton

 L’ABC dell’ officina ludico-creativa

Come progettare e realizzare  attività ludiche  e  laboratori creativi con i bambini in contesti educativi extrascolastici 

Il corso si rivolge a   studenti, educatori ,insegnanti, educatori centri estivi, ludoteche.                                                                         

Con questi incontri si propone di  sperimentare alcune tecniche, strumenti e metodi efficaci nell’organizzazione e nella gestione di attività di laboratorio e gioco con i bambini, intese come momenti fondamentali di un educazione che si basa sul fare, sul fare insieme e sulla possibilità di esprimersi attraverso la sperimentazione di vari linguaggi.

Le attività saranno esclusivamente interattive e laboratoriali.
       

Sabato   17 Settembre
         10.00  – 13.00   Gioco e relazioni
         14.00 – 17.00   Giocare con in corpo

        Sabato  1 Ottobre
         10.00 – 13.00  Il metodo narrativo
         14.00- 17.00    Il teatro con i bambini

        Sabato  15 Ottobre
         10.00  - 13.00  La creatività     
         16.00 – 18.00  Realizzare un momento ludico creativo

Come verifica del corso: si prevede l’organizzazione di un evento extra-scolastico di giochi e laboratori per i  bambini della ludoteca la  Mondolfiera.
Sede  del corso e dell’evento finale Ludoteca la Mondolfiera via dell’Anconella 3 Firenze

Per partecipare al corso è prevista una quota di adesione di 60€
La quota comprende i 3 sabati di formazione, dispense, schede, fotocopie, materiali. Il corso parte con 10 iscrizioni

Per informazioni e iscrizioni tel.055 2207455  Ludoteca la Mondolfiera Lun. Merc, Ven dalle 10.00 alle 12.00  e dal Lun al Ven dalle 16.00 alle 19.00 o ghigoasmar@iol.it  

domenica 13 marzo 2011

Un viaggio, una torre, un leone … La festa del Laboratorio permanente per la Pace

Un leone a parigi di  Beatrice Alemagna




















Chi ha partecipato quest’anno alla festa del Laboratorio per la pace si e’ ritrovato a viaggiare per le strade di Parigi, tra colazioni nei caffe’  tradizionali, visite alla Gioconda, gite panoramiche alla torre Eiffel e attese alle fermate del metro’.
Il tema del viaggio ha infatti ispirato la Festa di Carnevale 2011 in cui i bambini e i loro genitori  hanno trovato  le postazioni di tre laboratori, i giochi danzanti e la partenza con un treno immaginario che si muoveva al ritmo di una filastrocca francese, conducendoci all’ultimo appuntamento: la lettura con proiezione del bellissimo libro di Beatrice Alemagna “Un leone a Parigi”.
Non a caso e’ stato scelto questo libro, perche’ parla di un viaggio in una delle piu’ belle citta’ del mondo, ma anche e soprattutto perche’ racconta di una partenza alla ricerca di se stessi, di un lungo percorso per trovare un  luogo dove stare.
La storia di Beatrice Alemagna e le sue bellissime illustrazioni ci fanno riflettere su uno dei grandi motivi che porta la gente a lasciare la sua casa: la ricerca di un altrove dove ci sia la liberta’ e la possibilita’ di potersi realizzare. E infine questa e’ una storia scritta da una donna, una giovane talentuosa artista che per lavorare e realizzarsi appunto e’ stata costretta a lasciare l’Italia, un fatto importante su cui pensare nella ricorrenza di un 8 marzo rimasto un po’ nascosto sotto le  stelle filanti e i coriandoli.

domenica 27 febbraio 2011

Fermati e ascolta....

Nella serata di Venerdì 25 febbario  dalle ore 21
un incontro  delle Letture di Mutuo Soccorso dedicato alle

Illustrazione di Valerio Vidali

STORIE  DI MIGRAZIONE





Durante la serata proiezione del film
“Pane e cioccolata”di F. Brusati
Visione della mostra
“Una storia di migrazione che mi riguarda”
Cerchio di racconti di viaggi, di spostamenti vicini e lontani  piccole storie da condividere


Una buona occasione per fermarsi ad ascoltare….

Mia madre mi parlava poco nella lingua della città dove era nata, Barcellona. Per me era un posto lontano dove lei piccola camminava sui grandi viali con le palme pettinata con i boccoli che mia nonna per ore inanellava con l’acqua di colonia, uno a uno, e il fiocco in testa. Stava fuori fino a tardi nelle notti d’estate perché là anche i bimbi piccoli potevano andar a letto tardi, non come noi che eravamo a letto dopo Carosello e anche se era ancora giorno fa niente. Di quella lingua bella e musicale non mi ha insegnato nulla perché in casa parlavano italiano, ma mi ricordo bene due filastrocche che da bambine ci recitava spesso a me e a mia sorella. Così di quei primi 18 anni di mia madre in una grande città lontana e in un lingua diversa, mi rimangono soprattutto queste parole in una lieve cantilena…tengo una muñeca vestita de azul con su camiseta e su sotanas su….


Mio nonno, al ritorno dalla Cina, non più giovane, si fermò in Italia: prima qualche anno a Roma e poi in Toscana, dove sposò una giovane delle montagne pistoiesi, donna sana e forte che lo accudì in vecchiaia e gli diede 5 figli.  Si dice che il Nonno Giovanni fosse un rabdomante, in montagna lo ricordano in giro con i legnetti tipici per trovare le sorgenti d’acqua sotto terra, era affascinato dell’esoterico e dalle credenze magiche, aveva cimeli provenienti da luoghi diversi del mondo che lo circondavano di una aria un po’ misteriosa, magari erano solo souvenir ma per le persone di quel tempo erano oggetti pieni di fascino e magia.  C’è chi dice che fosse un medium e parlasse con gli spiriti. Io credo che fosse solo un uomo un po’ eccentrico, molto studioso e curioso, un po’ egocentrico ( si continuava a firmare Von Hoffmann, come per  ribadire una sua vena di nobiltà). Ha fatto studiare i suoi figli, anche le ragazze, ma non è stato molto affettuoso con loro. Di lui e nella mia famiglia rimane solo un lontano ricordo di un avo viaggiatore ed eccentrico dal quale tutti, nel più profondo,  pensiamo di aver preso qualcosa 

Mia madre ha lavorato in Libano insegnando l’Italiano ai libanesi che volevano venire a studiare in Italia e mio papa era funzionario all’aeroporto di Beirut.
Durante le feste tutti quanti ci si trovava a casa dei nonni. Eravamo cosi numerosi che si doveva qualche volta fare due turni per mangiare, prima mangiavano i più piccoli e dopo i grandi. Era una Babele di lingue, un miscuglio di Italiano, Francese, Inglese, arabo e Armeno. Stranamente tutti ci si capiva bene, non c’era bisogno di interpreti. Per gli stranieri della mia famiglia era una festa ricevere i parenti che provenivano dall’estero durante l’estate. Era una festa per tutti perché l’ospitalità del Libano voleva che chiunque che viene da fuori si possa trovare come se fosse a casa sua.
Mia madre dopo tanti anni ha imparato la lingua araba letta e scritta (anche se con qualche difficoltà). Ha imparato la cucina libanese, la politica libanese e le parolacce in arabo. Vive sempre in Libano che è ormai la sua patria pur amando sempre l’Italia.

Gli incontri di Letture di Mutuo Soccorso si svolgono presso Circolo SMS via Pratese 48 Firenze

sabato 19 febbraio 2011

Con tutti i "mal di pancia"

Illustrazione di B.Alemagna
Il 18 Febbraio, si è riunito, al Laboratorio permanente per la Pace, il gruppo di studio sul tema del razzismo. Il gruppo è piccolo ma ben assortito, quindi avremo la possibilità di confrontarci da punti di vista diversi. L’incontro di oggi è servito principalmente per conoscerci un po’, capire cosa ci ha spinto a partecipare e quali siano le questioni che ci interessano maggiormente.
Intendiamo affrontare il tema del razzismo partendo da una dimensione di totale sincerità, senza ipocrisie, mettendo a nudo le nostre difficoltà, tutti i “mal di pancia” che questo tema può provocare. Con la percezione di non essere affatto indenni da idee razziste, stereotipi e pregiudizi. Accogliendo i disagi e le frustrazioni derivanti da esperienze quotidiane che ci mostrano una realtà conflittuale e problematica del rapporto con l’altro (sia  con “gli stranieri” che con “i razzisti”). La difficoltà a governare, prima di tutto in noi stessi, le emozioni che l’incontro-scontro con alcune realtà ci provoca. L’idea è quella di lavorare senza ipocrisie, senza giudicare, cercando di osservare le cose da diversi punti di vista. Dopo aver parlato per circa 2 ore, cercando di far emergere tutte le posizioni, abbiamo provato a individuare alcuni temi particolari sui quali concentrare l’attenzione:
1)      Quali sono le basi del razzismo? psicologiche, antropologiche, sociologiche. Cosa è che muove negli uomini il comportamento razzista? Che tipo di sentimenti e di emozioni sono dietro a questo fenomeno?
2)      Il tema dell’IDENTITA’, come si costruisce l’identità, come si confrontano identità diverse, che relazione c’è tra la percezione identitaria e il fenomeno del razzismo? Perché e quando l’identità si sente minacciata? Perché e quando l’atto di decentrarsi e/o di mettersi nei panni dell’altro viene percepito inutile o addirittura rischioso per la propria identità?
3)      Quali sono le possibili strategie, i comportamenti, le azioni, che ognuno di noi può mettere in gioco per  innescare un cambiamento di rotta, per sentirsi più coerenti nella relazione con l’altro e fare dei piccoli passi verso dimensioni evolutive e aperte al cambiamento (sia dentro che fuori di noi).

Ci siamo lasciati fissando un nuovo appuntamento per la fine di Marzo, al quale ognuno porterà qualcosa da discutere sul primo argomento.
 B.Hoffmann

Se qualcuno è interessato a partecipare di persona o con un contributo di riflessione e materiali può contattare Barbara Hoffmann all'indirizzo ghigoasmar@iol.it