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mercoledì 30 settembre 2015

Con lo spazio e con il corpo

In questi giorni di assenza sono accadute molte cose il lavoro è sospeso ma la riflessione no spero di riuscire a condividere di più su queste pagine, seguire suggestioni e pensieri.





Per ora dopo tanto silenzio voglio cominciare piano proponendovi un pensiero su come l'ambiente influisce sul nostro stare in relazione. E, dato che l'educazione passa dalla relazione, l'ambiente influenza moltissimo anche il nostro lavoro di educatori.




Gli spazi deputati all'educazione, appunto, spesso chiusi e angusti non facilitano la relazione tra le persone perchè rendono difficile la relazione con lo spazio...come faccio a cooperare bene in un aula dove se voglio alzarmi per raggiungere il compagno o l'insegnante devo fare le contorsioni?



Al contrario dove ci capita di avere spazi belli e comodi il nostro corpo e lo  spazio che abita interagiscono a favore della relazione educante creando momenti di senso.

venerdì 28 dicembre 2012

Riciclo? .. Perché?




Per fortuna, in questi anni l’idea di fare laboratori con oggetti di riciclo è diventata molto diffusa. Ogni scuola, ogni ludoteca, ogni spazio gioco che si rispetti propone spesso laboratori con materiali semplici di recupero o di riciclo.



Ma perché si fa?

La prima cosa che viene in mente è quella che in questo modo si può offrire ai nostri bambini un motivo per costruire degli oggetti divertendosi,  utilizzando dei materiali che normalmente andrebbero a ingrossare le montagne di rifiuti. Ci permette di affrontare alcune tematiche importanti: le 3 R (riuso, riciclo, risparmio.. o come sono?) , la differenziazione dei rifiuti, il rispetto delle risorse della terra, dell’ambiente, ecc.

I motivi che ci spingono come educatori a proporre laboratori di riciclo possono essere davvero molti,ma quello che a volte non è chiaro, è che lavorare con materiali di riciclo oltre ad essere  una esperienza molto divertente e interessante, è significativa anche su molti altri fronti:ad esempio, mette in moto la creatività, l’inventiva, l’immaginario. 


I bambini producono oggetti che ci sorprendono e che sono assolutamente unici.

Il giocattolo costruito con un bicchierino di carta appena utilizzato, con un foglio di giornale, con vestiti vecchi o con pezzi di scatole e contenitori vari, prende vita attraverso un progetto che mette in moto la capacità di decostruire  il senso della cosa che si ha di fronte  immaginando cosa può diventare, trovare le risorse materiali, strumentali, immaginative per dare vita al progetto che ci è venuto in mente, fare ipotesi e verificarle, risolvere problemi e superare limiti, e tutto questo divertendosi un sacco e , spesso, lavorando insieme ad altri …..  cosa si può chiedere di più???….

post a cura di B.H offmann

venerdì 17 febbraio 2012

GIOCARE AUTOPRODOTTO - 1 TWISTER


Una delle cose che più mi piacciono alla Ludoteca La Mondolfiera sono i giochi autoprodotti. Di tendenza evitiamo di riempire  lo spazio di giocattoli, soprattutto evitiamo i giocattoli industriali e combattiamo con forza l’egemonia della plastica. A volte rischiando di sembrare antipatiche decliniamo gentilmente  le offerte di mamme e babbi che arrivano con sacchettate di giochi dismessi ringraziando ma indicando altri che volentieri accetterebbero.
Per noi il gioco è una cosa seria!
 Ed è  più bella  ancora quando il giocattolo se lo fanno i bambini e i grandi insieme partecipando a un percorso, condividendo un tempo e uno spazio e lasciando un dono per tutti quelli che verranno dopo. Così da oggi posterò qualcuno dei nostri giochi autoprodotti, condividono alcune caratteristiche: sono fatti di solito con materiali di recupero, mettono in campo le abilità dei bambini, spesso nascono da una collaborazione con adulti disponibili che mettono in gioco le loro competenze e conoscenze tecniche e la loro voglia di giocare con noi e rendono questo posto un posto molto, ma  molto.... umano!