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venerdì 7 marzo 2014

Lasciarsi sorprendere



Mettendo in ordine le foto della Ludoteca, mi imbatto spesso in cose che non ricordavo o che sono state fatte mentre non ero presente. 
I laboratori della Ludoteca Mondolfiera si caratterizzano per la semplicità delle proposte, l’utilizzo di materiali poveri o di riciclo e l’attenzione al processo più che al prodotto. Si propongono i materiali in maniera che i bambini, e gli adulti che ne hanno voglia, possano utilizzarli con autonomia e creatività, esprimendosi in maniera personale e originale. 
A volte vengono fuori delle cose che ad una un po’ "pissera", come me, sembrano un po’ poco curate.. “fatte male”.... ma poi le educatrici, più giovani e creative, mi dimostrano la mia cecità e allora mi appare chiaro come ogni accartocciamento, sgocciolatura, taglio storto abbia un suo valore e una sua ragione sulla quale non si può proprio intervenire. 
Così succede che osservi le cose con altri occhi e mi trovi davanti a dei capolavori che mi sorprendono.


Quando si parla di fare il collage, si può parlare di tante cose diverse, io trovo che sia una tecnica  interessantissima. Un po’ di riviste o di carta da regalo, colla (anche solo acqua e farina) e un foglio dove incollare quello che ci piace e ci colpisce. 
Possiamo lavorare seguendo un progetto o improvvisando e lasciandosi stupire da quello che viene fuori, cercare delle figure o raccogliere pezzi di immagini cercando colori particolari o piccoli dettagli. 

Ci capita spesso di proporre il collage come attività per giocare, raccontare, esprimere qualcosa ecc. sia con i bambini che con adulti. La cosa che mi piace del collage è che richiede un impegno di decentramento e di fantasia. Le cose che vengono ritagliate, una volta incollate sul foglio diventano altro, si trasformano, ci sorprendono. 
Se poi si lavora con più materiali o si collegano i ritagli con altre tecniche (matite, pennarelli, pittura, ecc..), quello che viene fuori è davvero interessante e originale... alla faccia degli stereotipi figurativi.

post di B.Hoffmann

venerdì 28 dicembre 2012

Folletti in Ludoteca



Il termine folletto identifica una creatura leggendaria tipica della tradizione popolare raffigurato generalmente come un essere piccolo, burlone, agile e sfuggente, capace di volare e di rendersi invisibile.
La figura del folletto sembra aver avuto origine dai Lari, geni familiari della casa. Nel folclore europeo condivide caratteristiche simili con il lutin, il coboldo, il brownie, il puck, il goblin e il leprechaun.
Abita in tane nei boschi soprattutto di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai. 
da WIKIPEDIA 

Mi son sempre piaciuti i folletti, mi ricordano la casa di campagna di mio nonno con un grande giardino e grandi alberi, da piccola uno specialmente era il mio preferito, là passavo le ore a giocare, immaginavo anche che nel tronco in basso vicino alle radici vivessero i folletti. 


Così son stata proprio contenta in Ludoteca quando  Giulia ha avuto questa bella idea nata dal ritrovamento da un sacchetto di pezzetti di lana che qualcuno ci aveva generosamente donato (chissà chi mai sarà stato!?).

E allora riutilizzando anche vecchie calamite sottili di cui abbiamo un sacco pieno da tempo, abbiamo proposto un laboaratorio di costruzione di folletti ballerini pensando che intorno a Natale qualche folletto in giro ci stava proprio bene, giudicate voi il risultato!
 post a cura di S.C.