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martedì 13 ottobre 2015

GIOCARE IL MONDO

Morin nel suo I sette saperi necessari all'educazione del futuro mette in luce la necessità di insegnare l'identità terrestre

Mi è sempre piaciuta l'unione di queste due parole, mi sembrava che avvicinasse due cose che di solito non si uniscono: l'individuo e il mondo.Una cosa che appare singola accanto a una sicuramente plurale.





Lavorando coi bambini nell'educazione interculturale ci si è presentato spesso il dilemma:  si può "insegnare il mondo"?



Non ho risposta a questa domanda, ma sicuramente il mondo si può giocare!





Agli angoli di ogni strada (anche se forse oggi da noi succede meno), nei cortili, nei giradini si possono vedere i bambini giocare. E' uno spettacolo che non dovrebbe sfuggire a chi si occupa di educazione.


Offrire ai bambini occasioni di fare esperienza dei giochi che vengono più o meno da lontano, dar loro questa questa possibilità  è importante, ancora più se lo facciamo nei luoghi delle nostre città.

Perchè giocando ci si incontra, si sta presenti sulla terra, in connessione stretta con gli altri ma anche con chi siamo e con chi saremo e succede pure se fa freddo e forse pioverà!

Non so se tutto questo vada nella direzione indicata da Morin, ma da quando ho cominciato a imparare a giocare come gioca il mondo, la mia identità terrestre si è consolidata.















Spero che sia così anche per  tutti quei  bambini che in questi anni, hanno giocato con noi.

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