Da piccola ero una di quelle bambine a cui non piaceva giocare per vincere, nel senso che in tutti quei giochi in cui si doveva per forza vincere o perdere, non ero a mio agio, nemmeno in quelli a eliminazione.
Forse soffrivo lo stress della gara e poi la noia se ero eliminata.
E anche quando stavo vicendo mi restava la sensazione di preoccupazione per gli altri bambini che erano eliminati e si annoiavano seduti lungo i marciapiedi.
Non che fossi particolarmente buona , sarà perchè giocavo in linea di massima con chi mi era sufficentemente simapatico, e stavo alla larga da chi non mi piaceva.
Comunque preferivo quei giochi in cui non si vinceva per forza, o al massimo si cambiava ruolo (penso a giochi tipo: un due tre stella, acchiappino, i 4 cantoni....).
Così da grande, quando ho scoperto i giochi cooperativi mi si è aperto un piccolo mondo.
Cosa sono i giochi cooperativi sarebbe lungo spiegare, potete trovare notizie on line , prendere spunto ad esempio da qui oppure da qui.
Quello di cui oggi mi piacerebbe parlarvi è solo il bello di giocarli.
Mostrandovi le immagini di una piccola esperienza proposta alla Ludoteca Mondolfiera all'interno del Festival dei Bambini 2014.
Credo che si veda da qui che offrire la possibilità di praticare
i giochi cooperativi
possa dare la sensazione concreta,
ai bambini e agli adulti ( che forse ne hanno anche più bisogno!),
di sentirsi parte reale di un gruppo
e che crei momenti di vera
condivisione con gli altri,
oltre che la semplice occasione di
di godere del gioco senza preoccupazione di vincere, senza la noia di essere esclusi.
Un occasione cioè di vivere con gli altri un'esperienza positiva e rilassante.
Non è strano che dopo aver giocato così
ci si comprenda un po' di più.
(Tutte le foto sono di B.Hoffmann)
(Tutte le foto sono di B.Hoffmann)
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