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venerdì 10 giugno 2011
giovedì 9 giugno 2011
Quando il mare entra in una stanza
E' da un po' di tempo che ho voglia di parlare di un luogo, uno di quegli spazi a cui ho pensato quando ho scelto il sottotitolo di questo blog.
E' uno spazio fisico un luogo di incontro di infanzia di scambio, ma anche uno spazio emotivo importante in cui si muovono bambini e adulti, persone grandi e piccole. Un luogo "capace" nel senso di ampio accogliente, che respira, ascolta, risuona, gioca attraverso le figure che lo abitano.
In questo luogo accadono molte cose, ultimamente c'è nè stata una in particolare (che ho vissuto solo di riflesso) che ha colpito la mia immaginazione e ho chiesto a Giulia, che lavora/ abita questo spazio con me, di raccontarla . Ecco le sue parole e le sue foto come sono approdate fino a me:
E' uno spazio fisico un luogo di incontro di infanzia di scambio, ma anche uno spazio emotivo importante in cui si muovono bambini e adulti, persone grandi e piccole. Un luogo "capace" nel senso di ampio accogliente, che respira, ascolta, risuona, gioca attraverso le figure che lo abitano.
In questo luogo accadono molte cose, ultimamente c'è nè stata una in particolare (che ho vissuto solo di riflesso) che ha colpito la mia immaginazione e ho chiesto a Giulia, che lavora/ abita questo spazio con me, di raccontarla . Ecco le sue parole e le sue foto come sono approdate fino a me:
Presso la ludoteca La Mondolfiera nel maggio 2011 ho accompagnato Alessandro Verdecchia, esperto in musicoterapia, nel progetto "L'amplificazione dei segni".
In particolare il segno del Mare è stato sviluppato in molteplici aspetti, dal lasciarsi andare alla duttilità propri dell'elemento acqua.
Il materiale era semplice e di grande suggestione, come una grandissima stoffa blu, da scuotere e vivere sopra e sotto, o teli di nylon leggerissimi come il vento, lieve o potente.
Il potere del suono del tamburo hang e dell'indiano santur, ma anche di altri strumenti incantava ed avvolgeva dall'interno ogni singolo partecipante, il quale, con il grande stimolo di un'età molto diversificata (da 10 mesi a 40 anni circa), era portato naturalmente ad interpretare il segno-mare in infinite forme.
Emozionante nel processo di raccoglimento in sé ed espressione di sé.
martedì 7 giugno 2011
Fare rete
Giornata studio
“Star bene insieme a scuola”
Appartenenza, partecipazione e relazione
Martedì 14 giugno 2011 - Ore 9.00 / 17.00
Presso la scuola primaria Matteotti,
viale Morgagni 22 FIRENZE
Bus 2, 8, 14, 28,56
L’iniziativa è a cura del Laboratorio permanente per la Pace
e del gruppo docenti /educatori “Scuola - territorio” del Q.5
PROGRAMMA
Ore 9.00 Saluti
Donatella Frilli - Dirigente Scolastico Scuola Matteotti
Federico Gianassi – Presidente Quartiere 5 Andrea Casucci – Presidente Commissione Servizi Educativi Q.5
Ore 9.30 Interventi
· La rete informale “Scuola e territorio”: confronto e collaborazione tra servizi e scuole La tematica della giornata studio L. Lankes, Laboratorio permanente per la Pace
· La ricerca dell'equilibrio educativo: fra riconoscimento dei bisogni evolutivi dei bambini e graduale promozione e sostegno delle loro competenze ed autonomie P.Bettini, ASF,Centro Consulenza Giovani
· Insieme agli altri cosa posso fare: prospettive per una scuola di partecipazione C. Testi, Istituto comprensivo M.Gandhi
Ore 10.30 Un caffè con l’altro a cura di P. Tayar, Laboratorio permanente per la Pace
Ore 11.00 Buone pratiche
· L’innovazione parte da noi stessi: la ricerca-azione come strumento di partecipazione degli insegnanti. Esperienza del circolo 7 B. Hoffmann, Laboratorio permanente per la Pace, A. Sabattini, scuola dell’infanzia Fanciulli
· Abilità per la vita “Decision making”: gruppo di ricerca-azione dell’Istituto Comprensivo M.Gandhi L. Lankes, Laboratorio permanente per la Pace, A. Cassai, Istituto Comprensivo M.Gandhi
· Partecipazione e relazioni per l’apprendimento dell’ItalStudio: programmazione didattica e laboratori a classe intera C. Frosoni e F. Manuelli, Centro di Alfabetizzazione in L2 Gandhi
Saluto dell’Assessore all’Educazione - Rosa Maria Di Giorgi
Ore 13.00 Pausa pranzo con buffet partecipato: si accolgono con piacere contributi culinari
Ore 14.00 Gruppi di lavoro- La voce dei ragazzi: strumenti per raccontarsi e condividere all’interno del gruppo classe
conduce: S. Caciagli, Laboratorio permanente per la Pace- Educare all'affettività promuovendo autoconsapevolezza e competenze relazionali: "cosa sento, cosa provo, come posso entrare in comunicazione..."
conduce: P.Bettini, ASF, Centro Consulenza Giovani- Qui decido io: occasioni di partecipazione in contesti educativi
conduce: L.Lankes, Laboratorio permanente per la Pace- Una scuola con le porte aperte: percorsi di partecipazione per le famiglie
conduce: B.Hoffmann, Laboratorio permanente per la Pace
Ore 16.00 Seduta Plenaria · Il racconto dei gruppi di lavoro
· Dal confronto alla Progett-Azione: individuare strategie e modalità per sviluppare le idee emerse nella giornata
Per Adesioni info@laboratoriopermanenteperlapace.it
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