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sabato 12 aprile 2014

Nessuno escluso



Da piccola ero una di quelle bambine a cui non piaceva giocare per vincere, nel senso che in tutti quei giochi in cui si doveva per forza vincere o perdere, non ero a mio agio, nemmeno in quelli a eliminazione. 
 Forse soffrivo lo stress della gara  e poi la noia se ero eliminata.




E anche quando stavo vicendo mi restava la sensazione di preoccupazione per gli altri bambini che erano eliminati e si annoiavano seduti lungo i marciapiedi.



Non che fossi particolarmente buona , sarà perchè giocavo in linea di massima con chi mi era sufficentemente simapatico, e stavo alla larga da chi non mi piaceva.

Comunque preferivo quei giochi in cui non si vinceva per forza, o al massimo si cambiava ruolo (penso a giochi tipo: un due tre stella, acchiappino, i 4 cantoni....).

Così da grande, quando ho scoperto i giochi cooperativi mi si è aperto un piccolo mondo.

 

Cosa sono i giochi cooperativi sarebbe lungo spiegare, potete trovare notizie on line , prendere spunto ad esempio da  qui oppure da qui.

                                                                
                                                                 
Quello di cui oggi mi piacerebbe parlarvi è solo il bello di giocarli.


Mostrandovi le immagini di una piccola esperienza proposta alla Ludoteca Mondolfiera all'interno del Festival dei Bambini  2014.


 Credo che si veda da qui  che offrire la possibilità di praticare 
 i giochi cooperativi 
possa dare  la sensazione concreta,
ai bambini e agli adulti ( che forse ne hanno anche più bisogno!),
di sentirsi parte reale di un gruppo 
e  che crei momenti di vera 
condivisione  con gli altri,
oltre che la semplice occasione di 
di godere del gioco senza preoccupazione di vincere, senza la noia di essere esclusi.


Un occasione cioè di vivere con gli altri un'esperienza positiva e rilassante.






Non è strano che  dopo aver giocato così 
ci si comprenda un po' di più.




(Tutte le foto sono di B.Hoffmann)

venerdì 11 aprile 2014

Mani per fare


Nella settimana del Festival dei Bambini abbiamo invitato due artigiani di via Pisana a tenere due mattinate di laboratori in Ludoteca.


Un po' perchè ci pare bello portare il quartiere nello spazio della ludoteca, far entrare il mondo vicino e lontano, un po' perchè usare le mani in modo costruttivo è una cosa che incentiviamo costantemente.




I bambini hanno cosi avuto occasione di incontrare due modi di lavorare usando le mani, sperimentando materiali e strumenti particolari, che di solito non usano.


Sabato mattina è stato condotto un laboratorio di costruzione di piccoli "acchiappapensieri" condotto da Gianni vetraio artistico della bottega "Artigianni" in via Pisana.


I pezzetti di vetro colorato sono stati contornati con una stretta lamina di rame e poi montati con pezzetti di legno di recupero, creando piccoli mobil.















La mattina seguente gli adulti e i bambini che sono passati dalla luoteca hanno incontrato la proprietaria di Babilà negozio di via Pisana  di bigiotteria e gioelli fantasia fatti a mano.







 I bambini hanno usato aghi speciali, filo, perline trasparenti e feltro colorato per infilare lunghe collane.











L'attività ha coinvolto anche gli adulti in un momento di lavoro insieme.







 

E' stato molto bello vedere con quanta concentrazione e attenzione
i bambini maneggiavano gli strumenti.





Osservare come si dedicavano alla scelta della composizione, guardare
la loro soddisfazione nell'ultimare un oggetto fatto da loro,  sono stati un po' il senso di queste giornate, anche sentire come   il tempo  rallenta e si riprende i suoi spazi, godersi il clima rilassato del fare insieme sono stati una parte importante di questa piccola esperienza.



Un ringraziamento speciale agli artigiani e alla loro disponibilità.

Una città per giocare

 

In questo fine settimana Firenze ha ospitato il Festival dei Bambini
http://www.festivalbambini.it/programma/

Gli appuntamenti erano moltissimi (anche troppi un po' di disorientamento era d'obbligo!) .
 Ma l'iniziativa è stata interessante sotto molti punti di vista.





Per noi al Laboratorio è stata l'occasione per costruire, con i grandi e i piccini che ci sono venuti a trovare,  case castelli e casette con cartone di recupero.





Abbiamo proposto un tipo di costruzione in grande che piace molto ai bambini e permette di utilizzare strumenti inusuali e sperimentare la propria capacità di progettazione.





Lo spazio si è riempito così di grandi castelli

che si sono arricchiti  di stemmi fiori e principesse ......













E di case  di varie misure , con cui giocare e con tante finestre da cui affacciarsi!





In parallelo si allestiva una sorta di mappa di  città in bidimensione
che via via si formava sul grande pannello di legno attaccato alla parete di fondo.


Ognuno così poteva costruire con cartone più leggero e cartoncino colorato la sua casa e posizionarla nella città immaginaria.

Questo  tipo di attività ci ha permesso di coinvolgere anche i più piccoli senza problemi.





La città che si è "depositata" sul pannello è cresciuta piano piano.



E' venuta fuori una città fantastica ......con la casa delle fate
 e la casa tuttanera in cui vive un signore tanto gentile che ama coltivare i fiori, ma di cui tutti hanno paura, e con lui parla solo il suo vicino di casa, quello che vive nella casa blu......


La mappa della città diventata  a momenti  un percorso di storie  , quando con i bambini si indica una casa e si comincia a immaginare  chi ci vive

E così , senza prevederlo, su una parete del Laborotorio ora ho un grande racconto aperto che ogni volta nasce e crsce un po'.....